CALCOLO PRESCRIZIONE TRIBUTI

Calcolatore Tributi

Il Calcolatore Tributi è uno strumento innovativo progettato per aiutare cittadini, professionisti e aziende a determinare  i termini di prescrizione relativi a diversi tributi locali e nazionali. Questo tool semplifica il calcolo automatico delle scadenze ed offre una gestione ottimale degli obblighi fiscali e il rispetto delle tempistiche previste dalla legge.Include riferimento giurisprudenziali della Corte di Cassazione.

Cosa include il Calcolatore Tributi?

Il Calcolatore Tributi offre un'ampia gamma di funzionalità utili per calcolare la prescrizione di diverse tipologie di tributi, tra cui:

  1. Addizionali IRPEF Regionali e Comunali: con prescrizione quinquennale per obbligazioni periodiche.
  2. IMU, TASI, TARI: tributi periodici soggetti alla prescrizione quinquennale.
  3. Bollo auto: termine di prescrizione triennale, specifico per i veicoli.
  4. TOSAP e ICP: tributi per l'occupazione del suolo pubblico e le pubblicità.
  5. Sanzioni per omesso versamento: con prescrizioni che variano tra cinque e dieci anni a seconda delle circostanze.
  6. Applicazione sospensione COVID: un'opzione per aggiungere giorni extra in base ai provvedimenti emergenziali.

Utilizzando questo strumento, puoi rapidamente calcolare la data di prescrizione inserendo semplicemente la tipologia di tributo, la data di decorrenza e opzioni aggiuntive, come la sospensione COVID.

Grazie al Calcolatore Tributi, riduci il rischio di errori, automatizzi i calcoli complessi e ti assicuri di rispettare le scadenze fiscali. Uno strumento essenziale per chiunque voglia semplificare la gestione tributaria in modo efficiente e sicuro.

Nota che:

Decorrenza della prescrizione

Secondo quanto stabilito dall'art. 2935 del codice civile, la prescrizione inizia a decorrere dal momento in cui il diritto può essere esercitato, ovvero dal giorno successivo a quello in cui il pagamento avrebbe dovuto essere effettuato.

Pertanto:

  • Cartelle di pagamento: il termine iniziale della prescrizione (dies a quo) coincide generalmente con il 61° giorno successivo alla notifica della cartella.
  • Accertamenti esecutivi: il dies a quo coincide con il giorno successivo alla scadenza del termine per proporre ricorso.
  • Accertamenti non esecutivi, avvisi di liquidazione o altri atti: in questi casi, il dies a quo si colloca al 61° giorno successivo alla notifica, a meno che l'atto non preveda un termine di pagamento diverso da quello ordinario di 60 giorni.

Nei tributi minori, dove la notifica degli atti accertativi o delle cartelle di pagamento è soggetta a prescrizione, il dies a quo si identifica con il giorno successivo a quello in cui il pagamento sarebbe dovuto avvenire.

Importante: questo strumento non sostituisce il alcun modo il lavoro del professionista oppure l'attività dell'utente che lo utilizza, ma rappresenta un supporto pratico e veloce. I risultati generati possono essere anche errati pertanto necessitano di attenta verifica da parte dell'utente utilizzatore. Si declina da ogni responsabilità

Accesso Riservato

Calcolo Prescrizione

Note sui tributi locali:

  • Addizionali IRPEF: La prescrizione è quinquennale, come per altri tributi periodici, ai sensi dell’art. 2948, comma 1, n. 4 c.c., confermato dall’interpretazione giurisprudenziale prevalente che riconosce la natura periodica delle obbligazioni fiscali.
  • IMU: Considerata un’obbligazione periodica, la prescrizione è quinquennale. Lo conferma la Cassazione (3 luglio 2020, n. 13683), rilevando che il termine breve si applica ai tributi locali aventi periodicità annuale.
  • TASI: Analogamente all’IMU, è soggetta a prescrizione quinquennale, in linea con l’art. 2948 c.c. e con la giurisprudenza che ne afferma la periodicità.
  • TARI: La prescrizione è quinquennale, come ribadito dalla Cassazione (23 febbraio 2010, n. 4283) per i tributi che presentano prestazioni periodiche correlate a una causa debendi continuativa.
  • ICP (Imposta Comunale sulla Pubblicità): Tributo a cadenza periodica, soggetto alla prescrizione quinquennale in conformità al principio generale dei tributi locali.
  • DPA (Diritti Pubblicitari e Affini): Anche per questi tributi si applica il termine prescrizionale quinquennale, coerente con la natura periodica delle obbligazioni.
  • TOSAP: Tributo per l’occupazione del suolo pubblico, la prescrizione è quinquennale, come stabilito dalla Cassazione (22 dicembre 2022, n. 37551), che evidenzia la natura di prestazione continuativa.
  • Tassa di soggiorno: Soggetta a prescrizione quinquennale, in armonia con la disciplina generale dei tributi locali periodici.
  • Bollo auto: La prescrizione è triennale, ai sensi dell’art. 5, comma 51, del d.l. n. 953/1982 e successive modificazioni, confermata dalla Cassazione (25 agosto 2017, n. 20415). È importante sottolineare che il computo dei termini avviene "al decorso del terzo anno successivo" al pagamento dovuto.
  • IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione): Soggetta al termine prescrizionale quinquennale, in linea con la normativa codicistica e la giurisprudenza applicabile.
  • Sentenze di rigetto e condanna: I crediti derivanti da sentenze passate in giudicato si prescrivono in dieci anni (art. 2953 c.c.). Tuttavia, ciò non si applica automaticamente agli atti amministrativi non impugnati.
  • Sanzioni per omesso versamento: La prescrizione è quinquennale, salvo sentenze definitive che determinano l’applicazione del termine decennale (Cass. 8 marzo 2022, n. 7486).